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L'Ogliastra

è una scoperta davvero recente. La grande bellezza delle coste e dell'interno montuoso, era infatti poco conosciuta a causa delle difficoltà d'accesso, poiché a nord e a ovest la zona è chiusa dai monti della Barbagia, che salgono ripidi dal livello del mare sino oltre i mille metri.  

L'Ogliastra amministra, con i suoi paesi dell'interno (Baunei, Urzulei, Talana, Villagrande Strisaili ed Arzana), anche una consistente parte del Supramonte e del Gennargentu, e dunque del cuore montano stesso della Barbagia e della Sardegna. 

 

S. Maria Navarrese

Il grazioso borgo turistico di Santa Maria Navarrese, frazione marina di Baunei, conserva la chiesa omonima, risalente al XI secolo e modificata negli anni '50. La leggenda vuole che la chiesa fosse stata costruita da Isabella, una figlia del re di Navarra, dopo un naufragio conclusosi fortunosamente sulla costa. Presso la chiesa si trovano un gruppo di olivastri millenari, un antico pozzo e la Torre di Santa Maria Navarrese posta a dominio della bellissima spiaggia. Edificata tra il 1785 e il 1790 su un precedente posto di guardia cinquecentesco, ha forma troncoconica con una base di 12 m di diametro e uno sviluppo in altezza originario di 10 m.

 

Chi giunge via mare in prossimità del porto di Arbatax, non può fare a meno di notare, in direzione della parte settentrionale del golfo, le ultime propaggini del Supramonte di Baunei che incombono sul tirreno. Quasi ad indicare il termine ultimo del suo sviluppo, si erge sul mare, isolato e sporgente rispetto alla costa, il gigantesco monolite di Perda Longa.

 

Lungo una fascia che partendo dalla frazione di Santa Maria Navarrese si estende a nord fino alla Codula di Luna. Si tratta d’imponenti masse calcaree e dolomitiche di potente sviluppo e di antica origine (era mesozoica) che il carsismo, nel tempo, ha modellato conferendo loro forme tra le più insolite e bizzarre, sia in superficie sia nel sottosuolo. Giunte in prossimità della costa, interrompono bruscamente il loro sviluppo generando una ciclopica muraglia lunga alcune decine di chilometri. Sono luoghi estremamente selvaggi e privi di qualsiasi insediamento umano, dove i pastori e le greggi, la tormentata vegetazione e l’orgoglio di presenze faunistiche preziose compongono una realtà difficilmente riscontrabile altrove. Nel tratto più meridionale sono le alte falesie del Monte Ginnircu (m 811), di Punta Giradili (m 732) e di Punta Argennas (m 710) ad innalzarsi precipiti sulla costa.

Più giù, lo sviluppo di Perda Longa, sebbene sia di gran lunga inferiore alle quinte che l’attorniano, conserva il ruolo di prima attrattiva paesaggistica del luogo. II nome con cui veniva indicata dai naviganti in epoche passate, “Guglia”, “Aguglia” o “Agugliastra”, rende compiutamente l’idea della sua forma slanciata, allargata alla base e via via rastremata verso l’alto. Si erge in perpendicolo sul mare per 128 metri ed appare costituita in un col blocco roccioso.

 

 

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